歌詞: Carlo Buti. Addio Signora.
No la commedia e inutile,
ti leggo in fondo al cuore:
quello che vuoi nascondermi
sta scritto in fondo a te;
su, non mentire, dimmelo
che spento e il nostro amore!
Tanto che vale illudersi?
Tutto finisce, ahime!?
Addio mia bella signora,
lasciamoci cosi senza rancor;
al destino che vien
rassegnarsi convien,
sospirare, piangere, perche?
Tu sei passata, incognita,
un di sul mio cammino
io, senza nulla chiederti
t?accolsi in braccio a me;
confusi in un sol palpito,
il mio col tuo destino:
ora mi dici : - Vattene!
Vedi?.. non t?amo piu!?
Addio, mia bella signora,
lasciamoci cosi senza rancor;
al destino che vien
rassegnarsi convien,
sospirare, piangere, perche?
Perche mi guardi pallida,
con quella smorfia strana?
Temi che possa ucciderti
E vendicarmi qui??
No, penso tra le lacrime,
a mamma mia lontana;
non voglio farla piangere
e poi per chi?..Per te!..
Addio mia bella signora,
va pure segui pure il tuo destin;
sapro dire al mio cuor:
-E? finito l?amor,
la chimera fragile passo!
(Grazie a codadilupo per questo testo)
ti leggo in fondo al cuore:
quello che vuoi nascondermi
sta scritto in fondo a te;
su, non mentire, dimmelo
che spento e il nostro amore!
Tanto che vale illudersi?
Tutto finisce, ahime!?
Addio mia bella signora,
lasciamoci cosi senza rancor;
al destino che vien
rassegnarsi convien,
sospirare, piangere, perche?
Tu sei passata, incognita,
un di sul mio cammino
io, senza nulla chiederti
t?accolsi in braccio a me;
confusi in un sol palpito,
il mio col tuo destino:
ora mi dici : - Vattene!
Vedi?.. non t?amo piu!?
Addio, mia bella signora,
lasciamoci cosi senza rancor;
al destino che vien
rassegnarsi convien,
sospirare, piangere, perche?
Perche mi guardi pallida,
con quella smorfia strana?
Temi che possa ucciderti
E vendicarmi qui??
No, penso tra le lacrime,
a mamma mia lontana;
non voglio farla piangere
e poi per chi?..Per te!..
Addio mia bella signora,
va pure segui pure il tuo destin;
sapro dire al mio cuor:
-E? finito l?amor,
la chimera fragile passo!
(Grazie a codadilupo per questo testo)
Carlo Buti