Se anche stanotte durasse cent'anni staremo svegli abbracciandoci al buio Il nemico e alle porte della nostra citta Se anche stanotte durasse cent'anni
Nati noi non fummo per esistere ma dati al mondo per resistere con nuovi nomi al volto Si cambio l'orgoglio in desiderio, le sconfitte in determinazione
Quando l'angelo arrivo, il ragazzo ancora dormiva, non lo sveglio Si tolse le ali, poi si distese adagio accanto al ragazzo Chiuse gli occhi e in silenzio
Saresti stato giovane in eterno se non t'avesse rapito l'inverno Avevi mani forti come il ferro, un sorriso negli affanni, poco meno di vent'anni Avevi
Scivolano le paure, come le lacrime solcano visi stanchi e segnati dal tempo Che sembra disegnare croci sulle fronti Le speranze si fanno sabbia tra
Genova che non hai piu parole, toccami il cuore, senti che freddo che fa Genova che taci e ascolti il mare gridare il nome di un figlio vissuto a meta
Pensi che sia stupido rincorrere un'idea anche quando sai benissimo che dovrai stare in trincea Eppure il vento soffia ed una voce dentro al vuoto grida
Ti ho vista pregare che il cielo stanotte ti lasci dormire E in quell' istante piegata dal pianto pregava con te ogni madre d'oriente Ti ho sentita parlare
"Oh partigiano, portami via, oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao Oh partigiano, portami via, che mi sento di morir" La nebbia di novembre
Mi hanno detto che Pablo e scomparso Finito chissa dove con un buco per polmone In caduta libera verso il fondo del mare In caduta libera verso il fondo
A sei anni e difficile capire tutto il mondo e forse e troppo facile perdersi dentro Sfruttato, incatenato, sottopagato, un'altra vittima innocente nelle
Quello che rimane quando il mare la smette di picchiare e un dorso di nave E l'ingrata certezza di non respirare E una terra promessa che non si fa toccare
Che strano sapore ha sulle labbra Il sangue che lascia il pugno in faccia Sapore di sconfitta, di una storia gia scritta Del muro che non c'era, ora
Sei figlio della noia e della mediocrita, dell'apatia e della mia citta Piccolo borghesi e tutto cio che vive intorno a me Sorrisi solo convenienti
Tu mi sei entrata nel cuore e ora mi lasci morire d'amore Ma non farmi morire in calore, io non ce la faccio piu Ti amo Tu sei l'unica donna per me,
Aveva la pelle bruciata dal sole di un continente lontano Gli occhi color della terra sudata che gli era stata rubata Vedeva i figli del Messico andare
Siamo sempre insieme a voi! Un'altra domenica di rabbia e di striscioni Con le sciarpe al collo ci troverai qua Dalla gradinata si alzeran le nostre
Spermatozoi rinchiusi in ovuli adottivi, esperimenti radioattivi Nuovi schiavisti e manodopera infantile, imperialisti nuovo stile Banchi di nebbia calda