Cadro, ma qual si mira Parte cader dal monte Della sassosa fronte Che quant'a lei s'oppone Urta, fracassa e seco Precipitando va. E se non resta oppresso
Deh, tu bel Dio d?amore, liberi da? perigli scorgi i nostri passi. E se giammai ti fur grati i sospir d?un?alma umile accogli or quelli, che pregando
Parto, ti lascio, o cara, Ma nel partire io sento Troppo crudel tormento. Non sara tanto amara La pena del morir. Perfide, stelle ingrate, Se non
Chi temea Giove regnante Pria che Giove fulminante Cominciasse a lampeggiar? Il cimbombo de? suoi strali Fece ai timidi mortali Tanti numi immaginar
Qual farfalla innamorata Va girando intorno al lume La speranza del mio core. E bruciandosi le piume Nella cuna sventurata Ha il feretro ove sen
Profezie, di me diceste Che in riposo io morirei. Dite or voi come aver pace Io mai possa in si ria sorte? Che diss?io? Venga pur morte. Fia di
Usignolo sventurato, Che desia fuggir la morte, Va cantando e del suo fato Cosi piange il rio tenor. Sembro lieto anch?io sul trono Pur la sorte
Quel buon pastor son io, Che tanto il gregge apprezza Che per la sua salvezza Offre se stesso ancor. Conosco ad una ad una Le mie dilette agnelle
Come nave in mezzo all?onde Si confonde il tuo pensiero; Non temer che il buon nocchiero Il cammin t?insegnera. Bastera per tuo conforto L?amor
Misero pargoletto, Il tuo destin non sai. Ah, non gli dite mai, Qual era il genitor. Come in un punto, oh Dio, Tutto cambio d?aspetto; Voi foste
Sposa, non mi conosci.... Madre... tu non m'rammenti! Cieli, che feci mai! E pur sono il tuo cor... Il tuo figlio... Il tuo amor... La tua speranza!
Nobil onda, Chiara figlia d?alto monte, Piu ch?e stretta e prigioniera, Piu gioconda scherza in fonte, Piu leggiera all?aure va. Tal quest?alma,
Chi temea Giove regnante Pria che Giove fulminante Cominciasse a lampeggiar? Il cimbombo de? suoi strali Fece ai timidi mortali Tanti numi immaginar.
Come nave in mezzo all?onde Si confonde il tuo pensiero; Non temer che il buon nocchiero Il cammin t?insegnera. Bastera per tuo conforto L?amor mio nella
Ombra mai fu Di vegetabile Cara ed amabile Soave piu.
In braccio a mille furie Sento che l?alma freme, Sento che unite insieme Colle passate ingiurie Tormentano il mio cor. Quella l?amor sprezzato Dentro
Misero pargoletto, Il tuo destin non sai. Ah, non gli dite mai, Qual era il genitor. Come in un punto, oh Dio, Tutto cambio d?aspetto; Voi foste il mio