All'improvviso eccomi qua Sono venuto a vedere come si sta Dalla parte dei cattivi Che non sbagliano ma restano per sempre in piedi Sensazionale
Angolo su angolo sino a formare un cerchio Scopri come fare a capire Se sei fuori se sei dentro La misura del tuo io Calibrata sul riflesso Che
Tempo al tempo che non ho Sogno i sogni che non so Penso al minimo che sei Pesa il minimo che puoi Non c'e nulla di diverso Solo un tacito rimorso
Se tu sai perche Prova a dirmelo Io non soffriro Te lo giuro Ma rimpiangerai Quei giorni sai Li ricorderai Tra le lacrime E ti incontrero Per
Quando mi avrai Saro stato distratto Da un luce da un abbaglio Dal tuo sguardo maligno Mi giudicherai Non mi risparmiare niente Di tutto cio che
E cio che resta di noi Dopo le piogge di maggio Dopo fine del miraggio Limite di me che tende te infinitamente inutile calcolare Ruggine Da
Tu sei il figlio che non voglio Solo il frutto di uno sbaglio Arrenditi alla verita Sei la madre abbandonata Sei la porta scardinata Che conduce
Camminavi sopra un prato di chiodi Con la liberta di un ape senza fiori Senza voce assetata di emozioni Con la sguardo di chi attende istruzioni
Soffice piuma Avvolgimi piano Sospingi il respiro Lontano lontano Soffice piuma Volteggio nell'aria Dimentico tutto Sorrido e sospiro / Non ho
Se l'umore fosse legato al tempo Mi chiedo sai se a volte piovesse a letto (e ancora non so) Se nella camera di questo albergo La nostra gioia abbia
Cosi divido il mondo Tra le luci e l'oscurita Rimane solo il fondo Da toccare senza pieta E mentre mi avvicino Si definisce il margine Tra tentativi
Disorientati dalla luce di una brillante liberta Siamo cambiati siamo cresciuti in una grigia scatola Ho il cuore sporco e un desiderio di sangue lungo
Questa condizione Mi riduce al minimo Della mia attenzione del mio senso critico/civico Ma che bel vestito colorato Ma che bel pensiero inamidato