Giu tra i cespugli sotto l'altalena tra il saliscendi di scarpe di tulle un naso nero sbucava ferino dalla sua tana di nascondino Mentre intrecciava
Goccia di sangue incrostra i ginocchi spina di rosa nel dito la macchia scura sul vestito le dita sporche negli occhi l'orologio coi suoi rintocchi
Tua madre parlava alle cicale sul bordo di una splendida terrazza e in fondo non faceva male sentire odori e brusii nella piazza E rincorreva veloci
Lo so, ti tradiro per lei che prepara un caffe E tu mi aspetterai riscaldando pere cotte, aspetterai Mentre lei sorridera con quegli occhi cosi nuovi
Che ci fai dietro a quella brezza tutta sola e le tue lentiggini Hai l?aria stanca stanca fin la sottana e la sapienza di un liquore verde amaro E in
Gli ho stretto la mano di foglia in un pomeriggio normale nell?ora di luce che ancora rimane tra il cartellino ed il telegiornale Sull?argine i solchi
Laura dipinge una strada Angelo il mare di lato e il soffio di tramontana Le passeggiate in campagna E quelle negli ospedali un lieve battito d'ali
Fu un tempo lontano che ti porto altrove fra le correnti lievi del pensiero a riposare all'ombra d'un veliero E da quel giorno iniziasti a cantare senza
Mandorla, profumera di mandorla la croda con la luna e l'olio che ti ha unta Mandorla, profumera di mandorla il refolo che in piazza inciampa nella gonna
Rapita da un pettirosso gigante guardi al mondo colorato e stanco guardi un'ultima volta un sagrato velato dal tuo strascico bianco Lo sposo con il gilet
Che ci fai dietro a quella brezza tutta sola e le tue lentiggini Hai l?aria stanca stanca fin la sottana e la sapienza di un liquore verde amaro E
Mandorla, profumera di mandorla la croda con la luna e l'olio che ti ha unta Mandorla, profumera di mandorla il refolo che in piazza inciampa nella
Rapita da un pettirosso gigante guardi al mondo colorato e stanco guardi un'ultima volta un sagrato velato dal tuo strascico bianco Lo sposo con il