questa mano che nessun?altra avra E poi ancora a notte fonda, raccontero le storie che gia sai E ti parlero di sole e acciaio, la verita e che adesso
il suo sangue verso Su questo catrame nero piu nero che c?e Una guerra di altri si e schiantata su me E io mi accorgevo che ero solo e io morivo cosi
permalosa e bella quasi fossi Dio, ma tu non lo sei Eccomi, con una rosa in bocca, ma sono solo spine e questo tu lo sai Ascoltami, il sentimento e ormai
Che fungon da occhio alla mente serena Eloquenze delle quali esprimo un sciocco sfoggio, Ma avanzo e non mi fermo, lascio stare le luci e le sirene Percorro
E c?e chi non ci passa mai, ma ne parla nei salotti del centro citta E c?e chi non la vuole, non e riuscito a farsene una ragione E poi c?e chi c?e nato
queste dita rugose Si scioglie il ghiaccio esposto al sole, ma piu molli sono certe persone! No, c?e una ragazza che voglio stringere, lo sa che il male e
languida e morbida, Mi accoglie con l?urto della lamina di acciaio? Per mostrami, forse, che la caduta e molto piu naturale ed umana del volo? E se la
nel disonore di questa realta, di questa citta! Tokyo, Tokyo! Aspettando di nuovo il sole, c?e chi attendera, c?e chi attendera! C?e chi attendera! Non
Neve ricopre la strada, ma il sole brucia in questa casa La mia divisa pulita tra poco gustera il sangue e la mia vita Onore non sento dolore! Giu,
domani! Tu danzerai indossando il vestito piu acceso! Dormi e verro a spiegarti la strada che ho preso! E piangerai ora che il tuo volto e indifeso,
Ossa bagnate, la pelle bruciata, gridando: «Che freddo che fa!» Penso ai tuoi occhi che mi fanno male e prego e ti chiedo pieta Son fuori uso, anelli